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L’ANPI contro ogni forma di apologia del fascismo

8 Giugno 2016

anpi 25 aprile 2016 manifestazione mattina

si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando un’associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista.

Chiunque, partecipando a pubbliche riunioni, compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista ovvero di organizzazioni naziste è punito con la pena della reclusione […]

Legge n. 645 del 1952

Che il popolo italiano non abbia davvero fatto i conti con il fascismo e con gli anni bui della dittatura, non sono in pochi a sostenerlo.
Ancora oggi passa l’idea, tra alcuni, che “si stava meglio quando c’era Mussolini” e sono tacitamente tollerate manifestazioni di gruppi di ultradestra.
Peggio di questo ci sono gli individui che, pur senza militare in gruppi come Forza Nuova, trovano simpatico usare espressioni e saluti fascisti.
Se poi gli individui suddetti sono anche giovani (non sappiamo se brillanti) le circostanze sono peggiori che mai.
Ci si aspetta, dalle nuove generazioni, una conoscenza più fresca della storia del nostro Paese e delle tragedie non troppo lontane che i nostri padri e i nostri nonni hanno dovuto subire durante il ‘900.
Ci si aspetta da loro una coscienza più intransigente, perché con tutto l’entusiasmo e la vitalità dei 20 anni, dovrebbero costruire una società migliore, scongiurare il pericolo di nuovi totalitarismi, rinnovate discriminazioni, rinnovata violenza.
Aspettative vane, a giudicare da quanto è successo a Locorotondo subito dopo i risultati delle elezioni amministrative di domenica 5 giugno.
In conseguenza della vittoria della lista di centro-destra “Avanti Locorotondo” (che ha portato alla rielezione del sindaco Tommaso Scatigna) viene postata su facebook una foto nella quale un gruppo di giovani persone sorride in camera, tra il saluto romano di alcuni.
Che questi giovani fossero i supporters dei candidati della lista rende il gesto ancora più grave: non c’è ironia che tenga se un gruppo di attivisti politici trova liberatorio fare il saluto romano per un successo sudato.
La Sezione ANPI di Martina Franca “Fratelli Angelo, Pietro e Sebastiano Carucci – Partigiani” condanna fermamente lo spiacevolissimo episodio.
A poco valgono le dichiarazioni dei neo-eletti consiglieri comunali Ermelinda Prete e Paolo Giacovelli (presenti nella foto) che si limitano a dissociarsi sostenendo che “non rientra nelle intenzioni di nessuno di noi […] la volontà di offendere supremi principi costituzionali”.
Parole troppo deboli per due rappresentanti istituzionali di una città che ha già dovuto subire l’onta della presenza del circolo “Benito Mussolini”, chiuso forzatamente dopo l’affissione di manifesti commemorativi del duce in occasione del 25 aprile 2010 (sessantacinquesimo anniversario della Liberazione d’Italia).
Oggi come allora, l’ANPI si schiera contro ogni forma di apologia del fascismo, per un Paese davvero libero da fantasmi del passato e insidiose rievocazioni.

Martina Franca, 08/06/2016

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Sezione ANPI “Fratelli Angelo, Pietro e Sebastiano CARUCCI – Partigiani” di Martina Franca